lunedì 28 marzo 2011

MANIFESTAZIONE 26/03/2011


VOTA SI PER L'ACQUA BENE COMUNE!

SI' per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni,
dei diritti, della democrazia 









RASSEGNA STAMPA: clicca QUI
GUARDA I VIDEO E LE FOTO: LINK

martedì 22 marzo 2011

25 marzo. Teatro per l'acqua a Portici


Venerdì 25 marzo 2011, ore 20,30
Teatro "De Filippo" (ex Capitol)
 Villa comunale, Corso Umberto I - PORTICI

H2Oro - L'acqua, un diritto dell'umanità
ingresso libero

Da un progetto di Fabrizio De Giovanni e Maria Chiara Di Marco nasce questo spettacolo di teatro-documento per sostenere il diritto all’acqua per tutti, per riflettere sui paradossi e gli sprechi del “Bel Paese”, per passare dalla presa di coscienza a nuovi comportamenti.

lunedì 21 marzo 2011

VOGLIAMO L’ACQUA E IL SOLE, MICA LA LUNA




VOGLIAMO L’ACQUA E IL SOLE, MICA LA LUNA


Roma - Manifestazione nazionale 26 Marzo


VOTA SI' AI REFERENDUM PER L’ACQUA BENE COMUNE!

SI' per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni,

dei diritti, della democrazia 





Sabato 26 marzo il popolo dell’acqua ha indetto a Roma una grande manifestazione nazionale per 2 SI' ai referendum per l’acqua bene comune, per il SI' per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni, dei diritti e della democrazia.
Una piazza per l’acqua, una piazza per la vita.

Questi referendum sono fondamentali per tutte le donne e uomini che guardano ad un altro modello di società, di sviluppo e al futuro del pianeta.

E’ da anni che i movimenti in difesa dell’acqua bene comune si battono per il suo riconoscimento quale diritto umano universale, diritto calpestato da diverse norme che vogliamo abrogare con i referendum.

A questa battaglia contro la mercificazione dell’acqua si unisce la battaglia contro il ritorno al nucleare in Italia.

Il tremendo terremoto che ha colpito recentemente il Giappone e la drammatica situazione venutasi a creare nella centrale nucleare di Fukushima, con il disastro nucleare tuttora in corso e con conseguenze ancora imprevedibili ma in ogni caso tragiche per la popolazione coinvolta e per l’ambiente dell’intero pianeta, rendono l’appuntamento del 26 ancora più importante e urgente.

Per questo chiediamo a tutte le donne e gli uomini di questo Paese, che in queste ore guardano a quegli avvenimenti con crescente angoscia e con altrettanta indignazione, di dimostrare il proprio rifiuto a scelte dettate da interessi economici e di potere che disprezzano e distruggono il diritto alla vita, all’acqua, alla salute e ai beni comuni delle popolazioni e del pianeta.

Anche i comitati antinucleari, impegnati per fermare il ritorno del nucleare in Italia, hanno fatto appello a mobilitarsi e partecipare alla manifestazione di sabato prossimo.

Mobilitiamoci tutte e tutti da ogni parte d’Italia, riempiamo le strade e le piazze di Roma con i colori della vita contro le scelte di morte.

Perché solo la partecipazione è libertà, solo la condivisione è speranza di futuro.

Vi aspettiamo.


Primi firmatari: Padre Alex Zanotelli, Raffaella Bolini, Vincenzo Miliucci, Paolo Carsetti, Vittorio Cogliati Dezza, Marco Bersani, Maurizio Gubbiotti, Ciro Pesacane, Corrado Oddi, Stefano Leoni, Alfiero Grandi, Giuseppe Onufrio.

Sottoscrivono:  per sosttoscrizione visitare il sito www.acquabenecomune.org

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mercoledì 16 marzo 2011

Una bandiera ad ogni balcone

bandiera 

A partire dalla manifestazione nazionale del 26 marzo verranno distribuite le bandiere dell'acqua da mettere al balcone. Uno strumento che darà una straordinaria visibilità ai referendum e che colorerà di azzurro le nostre città. Presto sarà possibile riceverle a casa dopo una piccola donazione.

Assemblea pubblica a Gragnano (Na)

Giornata di formazione a Castellammare di Stabia (Na)

venerdì 11 marzo 2011

Convegno pubblico a Quarto (Na)

ACQUA
fondamentale diritto dell’uomo

Giovedì 17 Marzo ore 10,30

Aula consiliare Comune di Quarto

CONVEGNO PUBBLICO:
SI SCRIVE ACQUA, SI LEGGE DEMOCRAZIA

Moderatore

Prof Mimmo TISEO - Associazione culturale “perQuarto”

Intervengono

Consiglia SALVIO - Comitato referendario campano “2 SÌ acqua pubblica”

Padre Alex ZANOTELLI - missionario comboniano

Referendum per l’acqua pubblica

PARTECIPIAMO E VOTIAMO SÌ

per sconfiggere la politica degli affari in difesa dell’acqua che è fonte di vita

Sono invitate le Associazioni, le forze politiche, i cittadini tutti.

Segue spettacolo di musica e danze africane , organizzatodall’Associazione “Artemista”

per contatti
Gennaro Ferrillo altromondoflegreo@libero.it 3394867444

mercoledì 9 marzo 2011

Il movimento per l'acqua nei carnevali napoletani



Il comitato promotore per il referendum sull'acqua di Napoli ha attraversato questi giorni carnvale parteciapando alle varie sfilate organizate dalla società civile napoletana. Con la Banc' 'e ll'acqua che scacciava via le perfide multinazionali!

Una rappresentazione in maschera di quello che faremo a giugno andando a votare 2 sì per l'acqua pubblica al referendum popolare!

Album foto 
Carneval'Acqua a Scampia
Carneval'acqua del centro storico

Marigliano in piazza per l'acqua pubblica

giovedì 3 marzo 2011

Accorpiamo la data del voto referendario con le elezioni amministrative!

Il governo ha paura del voto degli italiani

Il ministro Maroni vuole far votare i referendum il 12 giugno, a scuole chiuse, per evitare il quorum!


Il ministro Maroni ha dichiarato oggi che al prossimo consiglio dei ministri proporrà il 12 giugno come giorno per lo svolgimento dei referendum.

Come è noto, si tratta dell’ultima data consentita dalla legge (che prevede che i referendum si svolgano tra il 15 aprile e il 15 giugno), altrimenti avremmo potuto anche rischiare di dover andare a votare a ferragosto.

E’ chiaro infatti che la scelta non è casuale: il 12 giugno le scuole saranno già chiuse e l’inizio della stagione estiva rappresenterà per chi può permetterselo un incentivo ad andarsene fuori città. Questo almeno nei desiderata del ministro e del governo di cui fa parte, che evidentemente teme che questa volta i referendum possano raggiungere il quorum e i sì vincere.

I timori del governo sono fondati - anche se non giustificano la decisione presa - come dimostra il 1.400.000 firme raccolte per i quesiti sulla ripubblicizzazione dell’acqua, un risultato mai ottenuto prima.

Per questo Maroni ha scelto la strada del boicottaggio, consapevole che la normale dialettica politica fra sostenitori del sì e del no lo vedrebbe perdente.

Meglio allora usare altri mezzi, pur di rendere difficoltosa la libera espressione della volontà dei cittadini.

Al ministro va inoltre ricordato che fu proprio su sua proposta che nel 2009 le elezioni amministrative furono accorpate alle europee. Allora era preoccupato che non si sperperassero inutilmente soldi pubblici (calcolò un risparmio di 400 milioni di euro) con più tornate elettorali. Oggi, malgrado si sia nel pieno della crisi economica, quella preoccupazione non c’è più.

Il comitato promotore dei referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua e quello contro il nucleare hanno da tempo avviato una petizione, che ha raccolto migliaia di firme, per chiedere l’accorpamento delle date di amministrative e referendum. Hanno chiesto un incontro al ministro per illustrargli le ragioni che sostengono l’accorpamento: ragioni economiche ma soprattutto di maggiore garanzia di partecipazione.

La risposta è stata quella che apprendiamo dalle agenzie: una arrogante chiusura al confronto e l’assoluta indifferenza alla possibilità che cittadine e cittadini siano messi nelle condizioni migliori per esercitare il loro diritto al voto.

Già ci fu chi nel passato disse “tutti al mare” e gli andò male. Sarà così anche questa volta.

Roma, 3 marzo 2011



COMITATO REFERENDARIO 2SI’ PER L’ACQUA BENE COMUNE

COMITATO VOTA SI’ PER FERMARE IL NUCLEARE

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Comunicato stampa del comitato promotore di Caserta

Guerra dell’acqua di Cochabamba e la nostra



Nell’aprile del 2000 migliaia di persone scendono in piazza e marciano a Cochabamba contro il governo costretto a revocare la legislazione sulla privatizzazione dell’acqua e il contratto con la multinazionale Bechtel.

Nel settembre 1999 il comune di Cochabamba, la terza città della Bolivia, firma un contratto con l’unico concorrente in gara per l’appalto del servizio idrico: la compagnia statunitense Bechtel assume la gestione del servizio idrico.

In base al contratto, il consorzio riceveva per trenta anni la concessione della captazione, trattamento e distribuzione dell’acqua nel territorio comunale. La concessione dava alla società il monopolio assoluto su ogni fonte d’acqua nella municipalità, inclusi i pozzi privati.

In poco tempo, il prezzo dell’acqua venne triplicato, fu imposto l’obbligo di acquisto di permessi per accedere alla risorsa e addirittura un sistema di licenze per la raccolta dell’acqua piovana. Mentre le condizioni precarie delle reti idriche e fognarie non hanno subito alcuna operazione di mantenimento o miglioramento. La spesa media dell’acqua arrivo' a toccare circa 12 dollari mensili, su un salario medio di 60 dollari.

Dopo un anno di gestione il 55% degli abitanti continuava a non avere accesso all’acqua.

Nell’aprile del 2000 centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza a Cochabamba contro il governo, costretto a fare marcia indietro e a revocare la legislazione sulla privatizzazione dell’acqua.

Il contratto con la multinazionale Bechtel venne interrotto e il servizio idrico ripubblicizzato.

La vicenda, conosciuta come “Guerra dell’Acqua di Cochabamba”, ha assunto un alto valore simbolico nell’ambito delle lotte per la difesa dei beni comuni, dimostrando che la partecipazione popolare può portare ad esercitare una reale influenza sulle decisioni riguardanti la gestione della cosa pubblica.


Anche in Italia si sta svolgendo una "Guerra dell'acqua". Da un lato Federutility, Veolia, Suez, e dall'altro milioni di cittadini con la voglia di vivere in un mondo dove non tutto è merce e l'unica legge è quella del mercato. Un mondo un po' più democratico. Iniziando dall'acqua.