venerdì 29 luglio 2011

ASSEMBLEA ATO3 del 2 agosto: VIA LA GORI DAI NOSTRI TERRITORI E ACQUA PUBBLICA

Il 2 Agosto ci sarà l'assemblea dei sindaci dell'ambito Ato 3 Sarnese Vesuviano. Previsto un presidio da parte dei comitati e pressing sui sindaci. Il popolo italiano ha votato per l'acqua pubblica ed i sindaci devono comportarsi di conseguenza. Intanto il 1 agosto a Nocera sit-in sotto il comune per chiedere una posizione chiara al commissario prefettizio. 

Comunicato

La vittoria al referendum del 12 e 13 giugno ha segnato per il nostro paese uno spartiacque relativamente alle modalità di gestione del servizio idrico integrato.


Gli italiani hanno detto chiaramente che vogliono una gestione pubblica del bene comune acqua, fuori della logica del profitto.

Nocera:Il 66% dei nocerini vuole l'acqua pubblica. Cosa farà il Commissario Prefettizio il 2 Agosto?

Verso l'assemblea dei sindaci di Ato 3.
Sit-in 1 Agosto ore 10 sotto il comune di Nocera Inferiore.
È risaputo: l'estate è il periodo migliore per approvare leggi e regolamenti che vanno contro il volere dei cittadini. Questa volta, però, il piano sta fallendo e servirà “sacrificare” qualche altra giornata di vacanza per evitare di ritrovarsi a settembre con un aumento esorbitante delle bollette dell'acqua. Ma andiamo con ordine.

lunedì 25 luglio 2011

Il CdA dell’Arin e l’amministratore delegato Barracco rassegnino subito le dimissioni


Abbiamo vinto il referendum per l’acqua pubblica.

Il CdA dell’Arin e l’amministratore delegato Barracco rassegnino subito le dimissioni perché il loro operato presente e passato è incompatibile a gestire l’azienda nella fase di transizione verso la gestione pubblica e partecipativa dell’acqua.


Il risultato referendario del 12 e 13 giugno ha sancito la volontà dei cittadini di farla finita con la gestione privatistica dell’acqua e di non volere che sull’acqua si facciano profitti.


Al voto dei cittadini deve seguire subito l’abbandono da parte dei comuni che costituiscono Ato2 di tutte le forme di gestione privata dell’acqua e il cambiamento dello statuto comunale, in cui l’acqua venga dichiarata “bene privo di rilevanza economica” e iniziare con atti concreti ad eseguire la volontà dei cittadini espressa dal referendum.


Nella città di Napoli, al risultato referendario si è già aggiunta una delibera di indirizzo dell’assessore ai beni comuni che va nella direzione della costituzione di un ente di diritto pubblico e di una gestione trasparente e partecipativa del servizio idrico.