mercoledì 29 settembre 2010

Comunicato Comitato campano 28.09.10



Il coordinamento campano ha presenziato all’assemblea dei sindaci di Ato2, ed esprime tutto il proprio sconcerto di fronte all’incapacità di amministratori che non riescono a riunirsi per mancanza del numero legale (29 enti presenti su 136 il 28/09/2010), e che in 4 anni invece di dar corso alla ripubblicizzazione dell’acqua, non hanno fatto altre delibere che quelle necessarie al proprio auto perpetuarsi.

Il sindaco di Napoli, dichiaratosi favorevole all’acqua pubblica, non è riuscita ad inviare i suoi delegati all’assemblea di ato2 (presenti 8 su 15), nè è riuscita a riunire il consiglio comunale monotematico necessario alla modifica dello statuto comunale come da delibera di indirizzo del 30/07/09

Ribadiamo quindi:

- che la non ripubblicizzazione dell’acqua è dovuta all’incapacità e all’immobilismo degli amministratori locali.

- che 1.400.000 cittadini/e italiani hanno già espresso con la richiesta del referendum la loro volontà di acqua pubblica

Nei tre mesi che mancano al 31/12/2010 per arrivare all’acqua pubblica è necessario:

- che si dia prosecuzione alla legge regionale che dichiara l’acqua bene privo di rilevanza economica.

- che venga convocato il consiglio comunale del comune di Napoli nel quale si deliberi la trasformazione dell’arin s.p.a. in azienda speciale, unica garanzia contro la privatizzazione

Napoli, 28/09/10

Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell’Acqua

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