martedì 30 novembre 2010

cena sociale acqua ai popoli vino a chi lotta


ACQUA AI POPOLI,
VINO A CHI LOTTA


Cena di autofinanziamento verso il corteo del 4 dicembre per l'acqua pubblica, la giustizia sociale ed ambientale.


Il corteo del 4 dicembre per l'acqua pubblica è autofinanziato. Per sostenere le spese abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti/e.

www.attacnapoli.noblogs.org
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CALENDARIO DELLE PROSSIME INIZIATIVE:


MERCOLEDI' 1/12 - Assemblea Pubblica "Acqua bene comune" - link

Parteciperanno:
Alex Zanotelli - Comitato Campano per l'Acqua Pubblica
Maurizio Montalto: giurista
Ciro Pesacane: Presidente Associazione Forum Ambientalista

VENERDÌ 3/12 - CENA SOCIALE - "ACQUA AI POPOLI, VINO A CHI LOTTA"


SABATO 4/12 - CORTEO PER L'ACQUA PUBBLICA, LA GIUSTIZIA AMBIENTALE E SOCIALE link

domenica 28 novembre 2010

Assemblea acqua università


Acqua bene comune

verso il corteo del 4 Dicembre contro la privatizzazione



Assemblea pubblica

Università "L'Orientale", Palazzo Giusso, aula Matteo Ripa, Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli

Parteciperanno:

Alex Zanotelli: Comitato Campano per l'Acqua Pubblica

Maurizio Montalto: giurista

Ciro Pesacane: Presidente Associazione Forum Ambientalista



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venerdì 26 novembre 2010

corteo 4 dicembre Napoli


4 DICEMBRE MOBILITAZIONE NAZIONALE PER L'ACQUA PUBBLICA

con i Movimenti, a Cancun e nel mondo, per la giustizia ambientale e sociale


CORTEO REGIONALE NAPOLI 4 DICEMBRE 2010 ORE 10 P.ZZA DEL GESU'


a seguire pomeriggio di controinformazione e musica in P.zza Dante

(Echi Fregrei - Finti Illimani - Nino Galasso e compagniabella con la fronna dell'acquaiolo)


Dopo aver raggiunto quasi un milione e mezzo di firme
per promuovere tre Referendum per l’abrogazione della legge Ronchi e la totale ripubblicizzazione dei servizi idrici scendiamo in piazza per ribadire la necessità di applicare una moratoria alle scadenze previste dalla “Legge Ronchi” e per dire che, se anche ci fossero le elezioni politiche anticipate, bisogna comunque rispettare la volontà dei cittadini e indire i Referendum nel 2011.

Sottrarre l’acqua alla logica del mercato equivale a riaprire uno spazio di democrazia dal basso per la giustizia sociale e in difesa dei beni comuni.

Beni comuni sono anche la salute, l’ambiente, il territorio, il lavoro e la formazione, calpestati ogni giorno da scelte scellerate come la costruzione di discariche, legali ed illegali, inceneritori e centrali a turbogas che stanno inquinando e distruggendo la nostra terra, aggravando la mancanza di prospettive per il futuro dei giovani, di chi ha un lavoro e di chi lo vorrebbe, senza ascoltare chi da anni lotta per un ciclo virtuoso dei rifiuti, per salvare i beni comuni e per difendere l’ambiente e la salute.

Fare la manifestazione il 4 Dicembre coincide con i giorni in cui a Cancun, in Messico, si svolgerà la 16°Conferenza delle Parti (COP16), indetta dall’ONU. Così come l’anno scorso a Copenhagen, i governi discuteranno su una delle grandi emergenze del Pianeta: i cambiamenti climatici.

Abbiamo deciso di unire la nostra voce a quella dei movimenti che a Cancun e in tutto il mondo manifesteranno per dire che il cambiamento climatico si combatte con la giustizia sociale e ambientale! Perché crediamo che non bisogna cambiare il clima ma bisogna cambiare il sistema! Perché crediamo che se il clima fosse una banca l’avrebbero già salvato!

Facciamo nostro l’obiettivo di contribuire a salvare la nostra casa comune, la nostra Terra Madre, ed allo stesso tempo di dare forza e voce a chi, nella nostra regione, in Italia, nel mondo, si batte per la giustizia sociale ed ambientale, per costruire ora un nuovo mondo possibile.

- Per la moratoria di ogni processo di privatizzazione dell’acqua

- Perché i Referendum si svolgano nel 2011

- Perché l’acqua sia un diritto universale non sottoposto alle leggi del mercato

- Per unirci ai movimenti in difesa della salute, dell’ambiente, del territorio per i beni comuni

- Per unirci alle mobilitazioni globali di Cancun su cambiamenti climatici, giustizia ambientale e sociale


4 DICEMBRE ORE 10.00 PIAZZA DEL GESU

A seguire, pomeriggio di controinformazione e musica in piazza Dante.

COORDINAMENTO REGIONALE CAMPANO PER LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA


ADESIONI: blogrefacquacampania@gmail.com
Tel. 3333346371 - 3297745761

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lunedì 22 novembre 2010

Appello alla mobilitazione per il 4 dicembre 2010




Appello alla mobilitazione per il 4 dicembre 2010




giornata di mobilitazione nazionale per l’acqua pubblica e la giustizia ambientale





Siamo i cittadini che vogliono l'acqua pubblica
, quelli che credono che un bene universale fondamentale per la vita non debba essere affidato alle logiche del mercato e del profitto. Quelli che hanno contribuito a raccogliere quasi un milione e mezzo di firme per promuovere 3 referendum per l’abrogazione della legge Ronchi e la totale ripubblicizzazione dei servizi idrici.

In Italia l’importanza della questione acqua ha raggiunto nel tempo una forte consapevolezza sociale e una capillare diffusione territoriale, aggregando culture ed esperienze differenti e facendo divenire la battaglia per l’acqua il paradigma di un altro modello di società.

L’esperienza delle centinaia di comitati contro la privatizzazione dell’acqua, insieme alle associazioni, alle realtà di base e a quanti, a diverso titolo ma con l’obbiettivo comune di evitare la mercificazione dei beni comuni, ha permesso di contrastare i tentativi di espropriazione dell’acqua e di creare le condizioni per un reale processo di partecipazione diretta e difesa di un bene essenziale.

Una sottrazione al libero mercato che deve diventare riappropriazione sociale.

Bisogna estendere la riappropriazione sociale ad ogni sfera che attiene ai diritti, ai beni comuni naturali e sociali, non per affidarla ad una gestione pubblica appaltata a burocrati e tecnici spesso guidati da interessi che non sono quelli della collettività, bensì andare verso forme di gestione partecipative che tutelino i cittadini e i beni comuni.

Ma chi ci governa è allergico alla democrazia
e si stanno accelerando i processi di privatizzazione ancor prima che i cittadini abbiano la possibilità di esprimersi con il referendum.

Per questo il 4 dicembre è indetta una giornata di mobilitazione nazionale da svolgersi sul territorio per ribadire la necessità di applicare una moratoria alle scadenze previste dalla “legge Ronchi” e per dire che se anche ci fossero le elezioni politiche anticipate bisogna comunque rispettare la volontà dei cittadini e indire i referendum nel 2011.

In Campania le decine di vertenze sull’acqua faranno sentire il loro voce ribadendo la volontà di riscatto dalle logiche clientelari e di profitto presenti nelle attuali gestioni del Servizio Idrico Integrato e per affermare che si scrive acqua ma si legge democrazia.

Sottrarre l’acqua alla logica del mercato equivale a riaprire uno spazio di democrazia dal basso per la giustizia sociale.

Sottrarre l’acqua alla logica del mercato significa a rovesciare il paradigma del profitto, un primo passo per rompere con la pervasiva mercificazione delle nostre vite in difesa dei beni comuni.

Beni comuni sono anche la salute, l’ambiente, il territorio, il lavoro e la formazione
. Bene comune è la dignità calpestata nella nostra regione che ogni giorno viene devastata da scelte scellerate con la presenza di discariche, legali ed illegali, inceneritori (Acerra) e centrali a turbogas (Vigliena - San Giovanni), che stanno distruggendo le nostre città e le nostre campagne, inquinando aria e terra, con la mancanza di prospettive per il futuro dei giovani, di chi ha un lavoro e di chi lo vorrebbe.

L’acqua è infatti un paradigma della mercificazione. La logica del profitto privato contro gli interessi di tutti è pervade ogni aspetto della nostra società e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti anche sul nostro territorio: perdita di decine di migliaia di posti di lavoro nella scuola pubblica e soldi alle scuole private, emergenza rifiuti create ad arte per far guadagnare con discariche ed inceneritori, svendita del patrimonio pubblico, disoccupazione, precarietà.

La battaglia per l’acqua, per la sua riappropriazione sociale, per la sua gestione pubblica e partecipata, è di per se un valore che si inserisce in un orizzonte più vasto: quella della tutela dei diritti e dei beni comuni, della “Madre Terra” nostra casa comune!

La scelta del 4 dicembre infatti non è casuale, in quegli stessi giorni, a Cancun, in Messico, si svolgerà la 16° Conferenza delle Parti (COP16)
indetta dall’ONU. Così come è avvenuto l’anno scorso a Copenaghen i Governi discuteranno su una delle grandi emergenze che il pianeta si trova ad affrontare: quella dei cambiamenti climatici.

Abbiamo deciso di unire la nostra voce a quella dei movimenti sociali che a Cancun e in tutto il mondo manifesteranno per dire che il cambiamento climatico si combatte con la giustizia sociale e ambientale. Perché crediamo che non bisogna cambiare il clima ma bisogna cambiare il sistema. Perché crediamo che se il clima fosse una banca l’avrebbero già salvato.

E’ indispensabile per rispondere alle emergenze ed alla deriva della democrazia del nostro paese, lavorare per affrontare i nessi tra vecchie e nuove lotte e mobilitazioni presenti ormai ovunque, con l’obiettivo di costruire un orizzonte comune ed un’altra narrazione della politica, a partire dalla sfida più grande che attende già oggi l’umanità tutta: la difesa della Madre Terra. Facciamo nostro l’obiettivo di contribuire a salvare la nostra casa comune, la nostra Terra Madre ed allo stesso tempo dare voce e forza a chi nella nostra regione, in Italia, sull’intero pianeta si batte giornalmente per la giustizia sociale ed ambientale, per costruire ora un altro mondo possibile. Ed è su queste considerazioni che facciamo appello a tutte le realtà territoriali, alle associazioni, ai gruppi di base, al mondo del lavoro e della precarietà, al mondo della formazione e dei saperi di partecipare alla manifestazione che abbiamo promosso per il 4 dicembre a Napoli con partenza da Piazza del Gesù. Nel pomeriggio a Piazza Dante il popolo dell’acqua e ed in difesa dei beni comuni si ritroverà per altre iniziative.

* Per la moratoria di ogni processo di privatizzazione dell’acqua.

* Perché il referendum si svolga nel 2011.

* Per la trasformazione delle gestioni dell’acqua attualmente in mano ai privati in gestioni che non siano a scopo di lucro.


* Perché vogliamo che il Comune di Napoli dia seguito alla delibera del 21 ottobre e trasformi l’ARIN da Società per Azioni ad azienda senza scopo di lucro.

* Perché vogliamo che nella nostra Regione sia previsto a chiare lettere che l'acqua è un diritto universale e non sottoposto alle leggi di mercato, che i beni comuni non possono essere trasformati in una merce su cui fare profitto e che su questi temi si decide tutti.


* Per unire la nostra voce alle mobilitazioni globali nei giorni del vertice dell’ONU sui cambiamenti climatici e chiedere giustizia ambientale e sociale.

* Per la giustizia ambientale e sociale perché siamo convinti che se il clima fosse stato una banca sarebbe già stato salvato.


Coordinamento Regionale Campano per la gestione pubblica dell’acqua

Per adesioni blogrefacquacampania@gmail.com



Prossima Riunione del Coordinamento Campano per la gestione pubblica dell'acqua martedì 23 novembre p.v. alle ore 18,00 presso la sede di Ingegneria senza Frontiere piazza Cavour, 38 - Napoli

avente all'odg:

organizzazione del 4 dicembre in Campania:


"per l'acqua pubblica, moratoria subito
referendum:diritto di voto nel 2011
verso Cancun , per la giustizia sociale e ambientale"

giovedì 11 novembre 2010

Articolo sulla chiusura del presidio acqua E COMUNICATO


ULTIMO GIORNO DEL PRESIDIO PER L'ACQUA PUBBLICA


Oggi 11 Novembre si è chiuso il presidio permanente per l’acqua pubblica, tenuto da diversi giorni dai comitati campani in difesa del bene comune acqua.

In mattinata è stata attuata un’azione simbolica, che ha ricoperto la fontana presente in Piazza Municipio, con la scritta acqua pubblica, al centro della piazza è stata invece collocata una piscina simboleggiante l’acqua oggetto invece di appropriazione privata. In questa piscina, infatti, sono stati collocati alcuni simboli che richiamavano alle note multinazionali (acea, hera, gori, suez, veolia) che anche in Italia stanno facendo profitti enormi su un bene di fondamentale importanza come l’acqua.

La performance dal titolo: “tag
liamo l’acqua ai privati lasciamo a secco il sistema”, ha voluto ribadire come la battaglia in per l’acqua pubblica, s’inserisca in un orizzonte di lotta più ampio, per un cambiamento radicale della società in cui viviamo, oppressa da un modello di sviluppo non più in grado di far fronte ai bisogni della collettività, ma in cui l’unico valore è quello del denaro.

Nella contrapposizione tra “logica del profitto” ed “interesse della collettività”, numerosi sono stati gli apprezzamenti dei passanti, che hanno ribadito la loro solidarietà di schierarsi al fianco dei comitati che da anni si battono per la difesa del diritto all’acqua, bisogno fondamentale a
lla vita e spettante a tutte/i.

Con tale azioni e presidio, si è voluto porre l’attenzione affinchè il comune di Napoli si adoperi al più presto nel dare attuazione ai proclami di trasformazione dell’arin s.pa. in ente di diritto pubblico, unica possibilità affinchè l’acqua a Napoli non venga definitivamente privatizzata, o meg
lio, praticamente ceduta agli interessi di multinazionali /criminalità organizzata.

I giorni di presidio, sono stati anche l’occasione per lanciare una mobilitazione in vista del 4 Dicembre, giornata in cui in tutta Italia ci saranno manifestazioni per la richiesta di moratoria del decreto Ronchi, illegittimo di fronte a più di 1.400.000 firme di cittadini che ne hanno richiesto l’abrogazione mediante consultazione referendaria.

Una giornata, quella del 4/12, di mobilitazione internazionale anche perché in concomitanza con il ve
rtice sui cambiamenti climatici di Cancun. I movimenti per l’acqua anche in questo caso hanno scelto da che parte stare, non dalla parte di chi si arricchisce sulle devastazioni ambientali e sociali, ma per la difesa della madre terra e dei beni comuni.

La giornata si è poi conclusa con momenti di musica, informazioni, e con una veglia di preghiera interreligiosa.

BLOG RAC






COMUNICATO 11 Novembre '10


E' terminato il Presidio tenutosi dal 3 Novembre ad oggi,in Piazza Municipio- Napoli per spronare l'Amministrazione Comunale di Napoli a tener fede a quanto ha deliberato il 21 Ottobre scorso: trasformazione dell'Arin da SpA ad Azienda Speciale.

Ma se non si passa ai fatti, se non si va in Consiglio Comunale è tutto inutile.

I Comitati Campani, le Associazioni, i Gruppi di varia Fede,i singoli Cittadini invece hanno subito messo in pratica quanto programmato, per tutto il tempo, nonostante il maltempo.

Oggi varie perfonances, buona musica, e una veglia di preghiera,molto partecipata, suggestiva e sentita, grazie anche ad una forza della natura di nome Zanotelli, hanno fatto di questa giornata qualcosa di indimenticabile.

Molti cittadini si sono fermati con noi, hanno voluto capire, si impegneranno con noi, perchè è una decisione che riguarda tutti.

E si è avuta, alternandosi, anche la presenza della buona stampa e di tele/cineoperatori.

Si faccia presto, però, alla teoria seguano FATTI E ATTI.

Solo allora Napoli sarà capitale dell'Acqua pubblica.

Napoli, 11 Novembre '10

Coordinamento Comitati Napoli e Province
Coordinamento Campano per la gestione pubblica dell'Acqua

martedì 9 novembre 2010

Presidio Acqua Pubblica - Intervista di AMI


Oro blu, Napoli vuole essere la capitale della ripubblicizzazione dell'acqua pubblica


Per una settimana in presidio dinanzi il Comune: «Bene la delibera ma sola non basta»


Napoli come capitale dell'acqua pubblica. O almeno come città importante che vira sulla ripubblicizzazione della madre di tutti i beni comuni. L'amministrazione comunale in questo senso alimenta le speranze dei comitati. «La delibera votata dalla giunta – spiegano nel volantino i comitati – impegna il Comune a individuare, nei prossimi trenta giorni, una modalità di gestione del servizio idrico escludendo affidamenti di tipo imprenditoriale individuando strutture operative di carattere pubblico». Un buon traguardo ma che deve essere considerato come nuovo punto di partenza. Nessun tentennamento e intoppo temporale pretendono i comitati.

Consapevoli del fatto che la battaglia prosegue su due binari: le vertenze locali e la nazionale. Su quest'ultima una richiesta inamovibile: «il referendum abrogavo sul decreto Ronchi si devo svolgere entro il 2011 e non oltre».


Le virtù dell'acqua pubblica
Intanto i comitati ragionano sul traguardo ottenuto: «Ripubblicizzando l'acqua verrebbero sconfitti i tentativi di affidare ai privati, alle multinazionali ed anche ai poteri criminali la gestione del nostro bene». Ma al contempo mettono in guardia l'opinione pubblica su quello che potrà accadere: «Ci saranno tentativi di bloccare l'affidamento a una società pubblica che, a differenza di quelle private, non avrà l'obbligo di vantare profitto ma di tutelare, nell'interesse generale, un bene comune come l'acqua, di gestirlo con efficienza ed efficacia ma senza penalizzare i cittadini aumentando le bollette come invece sta succedendo in altre parti d'Italia (fino al 300%) oppure a discapito dei diritti dei lavoratori».

(alessandro di rienzo)2010-11-09 16:20:31

Presidio Comune di Napoli


Napoli Capitale dell’acqua pubblica.
Facimm ampress

Giovedì 11 novembre ore 11,30 TUTTI/E a P.zza Municipio!


Da una settimana i comitati per l’acqua pubblica sono in presidio permanente sotto piazza Municipio per chiedere che la delibera del Comune di Napoli per la ripubblicizzazione dell’acqua continui il suo percorso fino al voto in Consiglio Comunale.link 1 link 2


Rendere pubblica l’acqua di Napoli è l’unica garanzia reale per non venderla definitivamente ai privati. L’Arin è infatti a RISCHIO PRIVATIZZAZIONE a causa della legge Ronchi. Se il Consiglio Comunale non vota la ripubblicizzazione subito, per effetto della legge Ronchi il 40% dell’Arin può essere venduta e messa sul mercato.


Ma fino ad ora il Comune non ha fatto nessun passo avanti e la commissione per individuare i passaggi per la ripubblicizzazione dell’acqua non si è ancora riunita, e non è stato convocato il Consiglio Comunale per discuterne.


Giovedì 11 novembre ore 11,30 P.zza Municipio


TUTTI E TUTTE AL PRESIDIO PER L’ACQUA PUBBLICA


* perchè l’Arin s.p.a venga trasformata da società per azioni a ente senza scopo di lucro!

* perchè da Napoli parta il messaggio chiaro al resto d’Italia che ripubblicizzare si può!

* contro la legge Ronchi che privatizza l’acqua


Facciamoci sentire!

PORTATEVI UN SECCHIO

Togliamo l’acqua ai privati. Lasciamo a secco il sistema!





a seguire:

dalle 13 alle 15
esibizione musicale di Drummond Petrie (violoncellista) con brani di Bach.



ore 16,30

Seminario popolare sulla ripubblicizzazione dell’acqua


ore 17,30
Veglia di preghiera intereligiosa a cura della Comunità di Michea alla Sanità con Alex Zanotelli


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Coordinamento dei comitati per l’acqua pubblica Napoli e provincia

Coordinamento campano per la gestione pubblica dell’acqua

mercoledì 3 novembre 2010

i comitati dell'acqua in presidio


I comitati dell'acqua

È iniziato oggi e continuerà fino all'11 novembre il presidio sotto il comune di Napoli del Coordinamento Campano per l'Acqua Pubblica. "Vogliamo che Napoli diventi la capitale dell'acqua pubblica e ripubblicizzi il servizio idrico come ha fatto la città di Parigi" hanno detto in conferenza stampa i partecipanti al presidio, circa una trentina in rappresentanza dei comitati campani.


La Giunta comunale ha infatti emanato una delibera per la ripubblicizzazione del servizio idrico della città di Napoli, ma i tempi sono stretti: infatti la delibera stabilisce il termine di un mese (il 21 novembre) entro il quale una apposita commissione dovrà esprimersi sulla fattibilità, e poi il provvedimento dovrà essere votato in consiglio comunale.

"Perchè non sia un'azione di facciata, la commissione deve subito formarsi e lavorare affinchè si arrivi subito al voto in Consiglio Comunale" dicono i presidianti "siamo qui per fare pressione al Comune e far capire che dalle parole devono seguire i fatti".

La battaglia contro la privatizzazione dell'acqua, per la ripubblicizzazione ed un nuovo modello di pubblico, è una battaglia nazionale: in tutta Italia infatti i comitati stanno continuando la mobilitazione per una moratoria delle scadenze della legge Ronchi e verso il referendum abrogativo per il quale sono state raccolte 1.400.000 firme da una vasta coalizione messa in piedi dal Forum Italiano Movimenti per l'acqua.Napoli potrebbe dare una grande contributo a questa battaglia di civiltà, contro la mercificazione dell'acqua e delle nostre vite.


Intanto il 4 dicembre si svolgerà la giornata di mobilitazione nazionale per la moratoria sulle scadenze della Ronchi e per il referendum. Speriamo che per Napoli quella data sia una giornata che sancisca un passo avanti per l'acqua pubblica.

Facciamo appello a tutti/e i/le cittadini/e a venire al presidio allestito dai comitati per far sentire la propria voce, a confrontarsi ed ad informarsi.

L'acqua è un diritto non una merce. Fuori l'acqua dal mercato, fuori i profitti dall'acqua.


Per info. Consiglia 3297745761 Fabio 3333346371

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martedì 2 novembre 2010

Napoli capitale dell'acqua pubblica: facimme ampresse.


Napoli capitale dell'acqua pubblica:

facimme ampresse.


L’impegno e la costanza dei comitati per l’acqua pubblica, dei cittadini, delle associazioni e di quanti hanno sempre creduto che l’acqua non può essere una merce sottoposta alle leggi del mercato e gestita con lo scopo di fare profitto aumentandone le tariffe e diminuendo la qualità,
hanno portato il Comune di Napoli ad adottare la soluzione che i cittadini hanno sempre proposto: trasformare l’ARIN da società per azioni a ente senza scopo di lucro.

La delibera votata dalla Giunta comunale impegna il Comune aindividuare, nei prossimi trenta giorni, una modalità di gestione del Servizio Idrico escludendo affidamenti di tipo imprenditoriale individuando strutture operative di carattere pubblico.

Sarebbero sconfitti i tentativi di affidare ai privati, alle multinazionali ed anche a poteri criminali, la gestione della nostra acqua.

Per questo prendiamo atto con soddisfazione di questa decisione ma siamo consapevoli del fatto che chi vuole affidare l’acqua ai privati non mancherà di far valere le proprie assurde ragioni.

Ci saranno tentativi di bloccare l’affidamento a una società pubblica che, a differenza di quelle private, non avrà l’obbligo di fare profitti ma solo quello di tutelare, nell’interesse generale, un bene comune come l’acqua, di gestirlo con efficienza ed efficacia ma senza penalizzare i cittadini aumentando le bollette come invece sta succedendo in altre parti d’Italia (aumenti anche fino al 300%) oppure a discapito delle tutele e dei diritti dei lavoratori.

Se le intenzioni della Giunta saranno accolte dall’intero Consiglio Comunale, la nostra città sarà la prima in Italia ad avere una gestione veramente pubblica e solo allora potremo proclamare "Napoli capitale dell’acqua pubblica".

Per questo bisogna che i cittadini facciano sentire ancora una volta la loro voce.

Invitiamo quindi i cittadini, i comitati, le associazioni a partecipare al presidio permanente che da mercoledì 3 novembre si terrà in Piazza Municipio/Palazzo San Giacomo, per spiegare le nostre ragioni e sostenere la trasformazione dell’ARIN SPA in azienda speciale.

Se Napoli vince questa battaglia, anche il resto d’Italia avrà una possibilità in più per scacciare i mercanti dalla gestione dell’acqua, per vincere i referendum della prossima primavera richiesti da oltre un milione e quattrocentomila italiani, per costruire una grande manifestazione il prossimo 4 dicembre.

Bisogna farlo e bisogna farlo subito!

COORDINAMENTO DEI COMITATI PER L’ACQUA PUBBLICA DI NAPOLI E PROVINCIA

COORDINAMENTO CAMPANO PER LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA


Primo Giorno:

MERCOLEDI’ 3 NOVEMBRE ’10 ORE 12,30
PIAZZA MUNICIPIO - NAPOLI

CONFERENZA STAMPA

“ Napoli capitale dell’Acqua pubblica, facimme impresse ( si faccia presto presto!)”

Per info: Fabio 3333346371
Vittorio 3357888115
Consiglia 3297745761